Inchiesta “Febbre dell’oro nero”: continuano gli interrogatori di garanzia.

Sono proseguiti nei giorni scorsi gli interrogatori di garanzia per gli indagati coinvolti nell’inchiesta “Febbre dell’oro nero” sui quali gravano misure cautelari diverse dal carcere. Indagati, si ricorda, in seguito all’operazione portata avanti dalla Dda di Potenza con i carabinieri di Salerno e Sala Consilina e la Guardia di Finanza di Salerno e del Vallo di Diano.

I principali indagati, finiti in carcere, si sono avvalsi tutti della facoltà di non rispondere. Ricordiamo che gli arresti principali di questa indagine riguardano Raffaele Diana, ritenuto esponente dei casalesi nel Vallo di Diano, Massimo Petrullo imprenditore di Polla, e Michele Cicala che la Procura ritiene legato alla criminalità organizzata tarantina. In silenzio anche il carabiniere arrestato nell’operazione, così come altre persone legate ai Diana, o residenti a Polla o vicino a Cicala, arrestate e coinvolte a vario titolo nella inchiesta.

Nei giorni scorsi gli interrogatori hanno riguardato 8 autisti, molti dei quali impiegati dell’azienda Carburanti Petrullo srl di San Rufo e accusati di far parte dell’associazione per delinquere finalizzata alla frode nel commercio di gasolio agricolo: confermati gli arresti domiciliari per tutti, tranne per il 51enne di Roccadaspide che ha ottenuto l’obbligo di dimora con permessi per recarsi a lavoro e per uno degli autisti di Polla difeso dagli avvocati Sebastiano Tanzola e Stefano Soriano che può avere due ore libere al giorno rispetto al regime dei domiciliari.

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