Assolto perché il fatto non sussiste. Con questa formula finisce l’incubo per Franco Galise, una guardia giurata di Polla, processato con l’accusa di lesioni gravissime e minacce per un episodio accaduto nell’agosto del 2009. Galise era di turno all’ospedale di Sant’Arsenio quando, intorno alle tre di notte, entrarono due persone nell’area del nosocomio. Una delle due affermò di essere un ispettore e doveva controllare l’operato del vigilante.
Galise non riconobbe l’uomo e in assenza di un mandato o comunque di un documento che attestasse il tutto – come affermato dal legale della guardia giurata – gli chiese di uscire dalla struttura. Questo per tutelare la sicurezza del nosocomio. Ma i toni si fecero accesi e ne nacque una colluttazione. Entrambi i protagonisti della lite rimasero feriti. Il vigilante con una prognosi di 10 giorni, l’altra persona con ferite ritenute guaribili in 40 giorni. Scattò la denuncia e quindi l’inchiesta nei confronti della guardia giurata con conseguente revoca del porto d’armi. Per questo motivo scattò anche il licenziamento.
Una situazione davvero complicata da affrontare sia dal punto di vista lavorativo che economico. Durante il processo il pm ha chiesto 2 anni e 1 mese di condanna ma il Tribunale di Lagonegro ha assolto Galise, difeso dall’avvocato Stefano Soriano, perché il fatto non sussiste. La tesi difensiva si è basata sul fatto che il vigilante avesse agito nell’esercizio delle sue funzioni.